domenica 24 gennaio 2010

Ritorno ai miei porno.

In effetti è semplice essere una persona. Ti svegli, eventualmente ti lavi, mangi più volte, affronti imprevedibili eventi quali stare al computer, chattare, guardare le partite o uscire con i soliti amici, poi dormi. Ed è bene che tu lo faccia perchè, per quanto sia una cosa stupida e ingiusta, pare che per Vivere ci sia bisogno soprattutto di queste virtù, a meno che non si pratichi yoga (o si creda in Dio). In quel caso hai tutto il diritto a scambiare la tua Vita con una più mesta vita di contemplazione. Però, qualsiasi cosa tu scelga di fare, è sicuro che non potrai fare a meno di parlare. Anche di svegliarti, dormire e mangiare, ma la prima cosa che ti verrà in mente di fare, prima o dopo ognuna di queste altre, sarà parlare. A meno che non pratichi yoga.
"Ehi Ganesh."
"..."
"Bella giornata oggi, no?"
"..."
"Sembra proprio che stia tornando l'estate. Ti piace l'estate?"
"..."
"In effetti è un pò troppo calda per i miei gusti. Che ne dici di una tiepida primavera?"
"..."
"Non mi dire che preferisci il freddo."
"..."
"Ho capito sono di troppo."

E magari tutti frequentassero corsi di yoga. Qui la gente impazzisce, parla, parla, parla, parla, parla. E' evidente che abbiano molto da dire, ma che cosa di così importante poi? Fino ad oggi la mia capacità di ascolto pari a 0% del normale mi ha sempre garantito una certa 'salvezza'. Ho sempre sentito un leggerissimo sottofondo rumoroso nelle mie orecchie, ma nulla più. E questo a qualsiasi ora, di qualsiasi giorno, in qualsiasi momento fossi fuori da camera mia, la mia oasi di tranquillità. Il mio cervello ha sviluppato col tempo un sistema di autodifesa dalle cazzate, fin da quando ero un bambino, per cui adesso l'ultima cazzata che mi ricordo di aver sentito così, per caso, è stata un "Ha detto la maestra che devo farlo e quindi devo farlo!". Avevo 7 anni, lo disse mio fratello mentre io facevo la cacca. Da allora tutte quelle che ho sentito sono state inevitabili, arrivate nel bel mezzo di un discorso voluto, a cui partecipavo di mia spontanea volontà.

Colpevole: "Ehi Pol, mi sto sentendo con uno, sai?"
Polkan: "No. Com'è?"
Colpevole: "Carino, poi è intelligente, simpatico, fa ridere."
Polkan: "E avete già fatto..."
Colpevole: "Sesso? Certo."
Polkan: "E' messo bene?"
Colpevole: "No."
Polkan: "Lascialo."
Colpevole: "Ma che dici?! Le dimensioni non contano!"

Per giunta, alcune, su msn.

Polkan: "Senti, il punto è che la tua ex ragazza, quella con cui stavi alle medie, 4 anni fa."
Colpevole2: "Si."
Polkan: "Mi piace."
Colpevole2: "Ah."
Polkan: "Ecco, appena posso ci provo. Volevo solo dirtelo."
Colpevole2: "Cosa?"
Polkan: "Si, le chiedo di uscire."
Colpevole2: "E allora? Che ti devo dire? Che va bene? Va bene. Non so che altro ti devo dire. Ti piace la mia ragazza? Perchè è la mia ragazza. Va bene. Te la vuoi schiattare? Schiattatela!"
[Colpevole2 si è disconnesso.]

E altre ancora in tv.

Giornalista: "Quali sono le vostre aspettative per la stagione?"
Zenga: "Vinceremo lo scudetto."

Questo fino ad oggi, dicevo, perchè oggi mi andava di scoprire il mistero che si celava dietro le mie 'assenze' e, in macchina, ho iniziato a partecipare volontariamente a conversazioni a cui, altrimenti, non avrei mai partecipato a causa del mio saggio cervello. E allora ti aspetti di sentire chissà cosa, no? Partecipi per la prima volta ad una distribuzione ufficiale di pensieri non tuoi, da quando avevi 7 anni. Chissà cosa sarà successo in tutto questo tempo. Chissà quante novità, quanti pensieri nuovi, quante cose meravigliose ci saranno attorno a te che tu nemmeno immagini.

N°1: "Ahahahah"
N°2: "Ahahahah infatti!"
N°3: "Ahahah"

Bene, sei arrivato al momento sbagliato. Forse se continui ad ascoltare sarà un pò meglio.

N°1: "Sapete, ieri ho litigato con mia madre."
N°2: "Perchè?"
N°3: "Già, perchè?"
N°1: "Volevo dei magnifici calzini di Dolce e Gabbana. Sai cosa ha detto?"
N°3: "Nooo, non te li ha fatti prendere?"
N°2: "Non ci credo. Cosa?"
N°1: "Che non è stagione per i calzini di Dolce e Gabbana. Dice che vanno di moda quelli Armani."
N°2: "Ahahah Armani? Nel 2010?"
N°1: "Capisci? Ehi, N°3, ci sei? Tutto bene?"
N°2: "Oh cazzo è svenuto."

Si dai, non puoi pretendere di inserirti nel discorso all'improvviso e capire anche di che si parla. Non sei mica un genio. Magari parlavano di qualcosa di straordinario. Dev'essere importante, perchè quello è svenuto. Forse è un messaggio in codice. Cazzo ci fai a pensare ancora tra te e te? Questi stanno progettando la conquista del mondo, una rapina in banca, un viaggo alle Hawaii, un'orgia di gruppo e tu stai pensando tra te e te.

N°3: "Si dai, sto bene adesso."
N°1: "Ci hai fatto spaventare."
N°2: "Già."
N°1: "..."
N°2: "..."
N°3: "..."
N°2: "..."
N°1: "Che silenzio.."

Ok. Dai Pol, torna pure alle tue seghe mentali.

Polkan

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