sabato 29 gennaio 2011

Innovabilità.

Per un fatto di ammirazione, poichè tendiamo a prendere ad esempio assoluto del genio umano necessariamente qualcuno che abbia dedicato la sua vita a qualcosa di cui il novantotto percento di noi non capisce assolutamente nulla e quindi ne rimaniamo ammirati, siamo soliti ricordare Albert Einstein come il più grande genio e scenziato che la storia possa ricordare. Come scienziato ok, come genio, non so voi, ma io no. A me piacerebbe ricordare colui che ha scoperto - in un modo o nell'altro - che dalle tette di una mucca sarebbe potuto uscire il latte; colui che pensò per primo che comuni pezzi di ferro uniti tra loro, spinti da un motore, potessero alzarsi in volo e non cadere e trasportare qualcuno e per di più andare dove questo qualcuno volesse; colui che ci credette e costruì il primo aereo; colui che pensò e inventò la Play Station; il genio che decise di pestare l'uva e lasciarla a fermentare per mesi; quello a cui non fece schifo berla; quello che tirò sul dal naso la prima droga, che chissà cosa diavolo fosse; un pò meno - ma perchè fu sfortunato - quello che decise di iniettarsene una nelle vene; quello che decise di fumare piante a caso. Tutta gente che ha cambiato il mondo senza scrivere nessuna folle equazione. Poi, ok, Einstein è da ricordare, è un genio, ma ha scoperto la relatività, che si, va bene, è importante, ma avremmo vissuto lo stesso senza. Ci saremmo accorti lo stesso che venti minuti di Megan Fox nuda sono molte volte più brevi di venti minuti di studio. Non l'avremmo chiamata relatività, è vero: avremmo dato la colpa a qualcos'altro, forse al fatto che guardare le donne nude non è etico, ma non ho dubbi che avremmo deciso tutti di passare più minuti di prima a guardare Megan Fox. Ora sappiamo che è relativo, quindi no. Quindi forse è stato peggio avere avuto Einstein.

Da segnalare invece questi inventori genio-fortunati: Merthyr Tydfil, che cercava un rimedio per l'angina, l'infiammazione alla gola, finendo per inventare il Santo Graal del sesso post-cinquant'anni: il Viagra. Il chimico svizzero Albert Hofmann, che al contrario cercava un rimedio all'infertilità e trovò invece l'Lsd, con felicità di chi lo provò. Wilhelm Rontgen, che scoprì il significato di raggi X quando, inconsapevole delle proprietà di ciò che maneggava, vide le ossa di una sua mano mentre tentava di colpire con le radiazioni alcuni oggetti che reggeva; ma ancora James Wright che, cercando un materiale adatto a produrre pneumatici, scoprì le tette grandi... ehm, cioè, il silicone, che ci permette oggi di avere le tette grandi, volendo. Infine il genio culinario George Crum, che tagliò sottili le patate e cercò di renderle croccanti nell'olio bollente, perchè un cliente si era lamentato del loro esagerato spessore: un grazie a nome di miliardi di persone (anche al tizio del viagra).

Polkan