venerdì 23 luglio 2010

Search Keywords.

Queste sono alcune parole chiave con cui degli utenti ci hanno trovato cercando su google da maggio ad oggi. Alcune sono geniali. C'è perfino "quanto si apre il buco del culo".
Just.. applauses.

Search Keywords: "se ho ragione ho ragione se ho torto potevo avere ragione" - 4 persone
Search Keywords: "burger più napoli" - 1 persona
Search Keywords: "burger più" - 2 persone
Search Keywords: "come simulare un suicidio" - 1 persona
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Search Keywords: "come suicidarsi serenamente" - 1 persona
Search Keywords: "si gioca le palle" - 1 persona
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Search Keywords: "ho sempre ragione e quando ho ragione ho ragione" - 1 persona
Search Keywords: "mi gioco le palle" - 2 persone
Search Keywords: "video quando papà non c'è mamma vuole essere inculata" - 1 persona
Search Keywords: "no che provi essere inculato" - 1 persona
Search Keywords: "quanto si apre il buco del culo" - 1 persona
Search Keywords: "mi sono bevuto" - 1 persona
Search Keywords: "come non andare in prigione" - 1 persona
Search Keywords: "cosa ti aspetti da un professore?" - 1 persona
Search Keywords: "sei un pò stronzo" - 1 persona
Search Keywords: "tocco il blu non gioco più tocco il nero" - 1 persona

Polkan&Kura

martedì 13 luglio 2010

Buone ferie.

Avremmo voluto dirlo noi, abbiamo cercato, ci abbiamo provato in ogni modo, ma non abbiamo proprio trovato parole migliori di queste per farlo, questo post non l'abbiamo scritto noi. Bene. Andiamo in vacanza, anche se lo siamo già da un pò. Forse troverete qualche post qua e là, chissà, magari qualche post di un pomeriggio di metà luglio in un bel classico momento in cui non c'è molto da fare. Poi le cazzate d'estate lievitano come il pane. Sgorgano a flutti. Si, ci sarà qualche post, però pochi, è vacanza. Beh, buone vacanze, e ci raccomandiamo: partenze intelligenti, eh!?

"
Siete assurdi. Non siete degli esseri umani, siete dei canovacci. Vi rendete conto di quanto siete patetici? Arriva l’estate, le ferie, e via, tutti in vacanza, novanta milioni tutti contemporaneamente in vacanza nel mese più schifoso dell’anno, incastrati al casello a farvi intervistare da Studio Aperto. Vi sta bene. Ma poi, che dico, siete persino contenti, pensate che Studio Aperto sia un telegiornale, quindi ve lo meritate. Io vi guardo, con quelle facce paonazze, sudate, assolutamente cretine, la macchina piena di stupide cianfrusaglie di plastica colorata che non servono a niente, mentre ridete delle vostre sventure come a dire “eh, siamo incastrati, stanchi, incazzati, depressi e delusi, ma che ci possiamo fare? Questa è la vita! Le vacanze! Allegria!”. Imbecilli, ecco cosa siete. Questa è la vita? No, non è la vita, è la vostra vita. Che ci potete fare? Cambiarla. Stare a casa. Potete stare a casa. È tanto difficile? State a casa. Andate in vacanza in primavera.
Ma meglio così, che io me la godo. Ho comprato apposta nove televisori per guardarvi. Nove televisori da quindici pollici, come la società autostrade, disposti a casellario uno sopra l’altro, come la società autostrade, proprio per guardare le autostrade, per guardarvi affogare negli ingorghi che voi stessi avete creato a vostra immagine e somiglianza. Ma fatela ‘sta partenza intelligente, una volta. Vent’anni che sento parlare della partenza intelligente, la partenza intelligente, la partenza intelligente, la partenza intelligente, e poi partite tutti di sabato alle otto e un quarto e venti minuti dopo vi ritrovate tutti insieme tutti lì nello stesso posto nello stesso preciso momento (“Ohi, ciao! Partenza intelligente anche tu, quest’anno?”).
Lo so perché controllo tutti i caselli di tutta Italia, è il mio passatempo estivo. Mi metto lì sul divano e vi guardo mentre suonate i clacson, come a dire ai vostri simili “eh, cazzo, muovete il culo!”, ma non possono muovere il culo, lo capite? Perché è finito lo spazio. Non puoi spingere via le auto con la stupidità del pensiero.
Ma io vi guardo e mi stupisco più che altro per quanto siete brutti. Io nella televisione sono abituato a vedere solo belli, Johnny Depp, Salma Hayek, George Clooney, ma voi siete orripilanti, degli orrendi sgorbi coi denti storti, calvi, gli occhi protuberanti. Tornate negli uffici, mostri! Tornate nelle officine, nei vostri loculi, dove vi pare, ma sparite! Fortuna che posso in qualsiasi momento spegnere il televisore (ma non lo spengo, siete troppo brutti e assurdi per non guardarvi).
Ah, no, per favore, non venitemi a dire che andate al mare proprio perché agosto è un mese schifoso. Ci sono stato, al mare, che vi credete? Ci sono stato e agosto fa schifo anche là, lo so benissimo, fa schifo forse persino di più: il caldo, l’umido, le zanzare, le file di macchine sul lungomare, le file di persone sul lungomare, i bambini, cristo santo, i bambini mostruosi, e la spiaggia, l’apoteosi della merda, e non solo in senso figurato, l’acqua piena di gente che nell’acqua ci piscia e ci caga. Ho visto gli stronzi galleggianti, sapete. I vostri stronzi galleggianti, li ho visti. “È una questione di principio!”, “il rispetto!”, “la morale”, “nostro Signore!”, sono parole vostre, e poi, quando nessuno vi guarda, fate la cacca nel mare. Che non è come la piscina, no, che fate girare la leggenda del liquido invisibile di contrasto che se fai la pipì l'acqua diventa fucsia e tutti ti vedono e ti prendono in giro, perché è di questo che avete paura, che vi prendano in giro, cioè pisciare nell’acqua in cui voi e io facciamo il bagno no, non vi turba, ma se vi prendono in giro, allora… ma nel mare non c’è il liquido di contrasto e, così, via! Altro che pipì… giù tutti a fare direttamente quella grossa!
Oh, sì. Ero lì a mollo fino ai lobi delle orecchie, tranquillo, mi godevo la frescura e le abrasioni solari e facevo gli spruzzi con la bocca, prendevo una piccola quantità di acqua di mare e la sputacchiavo lontano, così, tanto per fare qualcosa, perché mi fidavo, ero un bambino, mi ci facevo pure gli sciacqui, tanto che c’ero, ed ecco che a un tratto passa uno stronzo, un autentico stronzo uscito dal culo di un essere umano - uno dei vostri culi puzzolenti e mai lavati (“non ti fai il bidet, caro?”, “ma no, tanto oggi vado al mare!”, “ah, ah! Che incorreggibile aborto di Dio che sei, tesoro! Ti amo!”) - che passa galleggiando, plop, plop, passa e se ne va, così, in silenzio. Avete cagato nel mare in cui facciamo il bagno, vi rendete conto? Vi auguro tutto il peggio.
E poi il mare fa schifo perché ci siete voi. Questo è un problema irrisolvibile, lo capisco: il posto in cui andate, siccome ci andate voi, fa schifo per definizione. L’unico modo per evitare questo problema sarebbe prenotare l’albergo, le sdraio, l’ombrellone, caricare la macchina, metterci su la nonna, fare il pieno, tutto, e poi non partire, rimanere a casa, così a fine agosto il vostro vicino, cretino anche lui e appena tornato da un altro posto schifoso perché c’è stato lui, vi chiederebbe “dove sei stato, quest’anno?” e voi potreste dire “sono stato a Forte dei Marmi” e lui direbbe “ah, bello!” e finalmente voi potreste dire “sì, bello”, perché non c’eravate voi quest’anno, capito? Sì, ok, fa comunque schifo perché c’erano tutti gli altri, ma un po’ meno schifo perché stavolta non c’eravate voi, e infatti gli altri, tornando e parlando coi vicini, diranno “si stava meglio del solito, quest’anno”, ed è vero, si stava meglio, perché non c’eravate voi, capito?
Basta, ho finito."

Polkan&Kura