mercoledì 2 giugno 2010

La Repubblica delle Banane.

E noi che la festeggiamo pure. Ovviamente non noi, dato che almeno la metà degli italiani ha passato questa giornata senza fare una beneamata minchia (cit.) e senza porsi, ma non c'erano dubbi, neppure la domanda perchè oggi non si fa una beneamata minchia?. E la risposta sarebbe stata: perchè oggi ricorre la festa della Repubblica Italiana. Ma, a spiegarlo ad un bambino, sarebbe stata che, vedi Cris, sessantaquattro anni fa c'era una guerra molto brutta dove tizi Biondi picchiavano o volevano picchiare altri tizi, tipo il nostro re, e le persone che comandavano il nostro Paese, tipo il nostro re, scapparono per paura di essere prese dai Biondi, e così allora tante persone, quando finì la guerra, fecero tutti insieme un gruppo - su facebook? no, si videro per strada - e decisero che nessun tizio che si faceva picchiare dai Biondi, o che aveva paura di farsi picchiare dai Biondi, ma anche che aveva solo paura di farsi picchiare da qualcuno in generale, poteva più comandare l'Italia, e allora nacque una cosa che si chiama la Repubblica, dove i tizi che comandano invece di farsi picchiare o di spaventarsi che qualcuno li possa picchiare, picchiano oppure se ne fregano che qualcun altro li voglia picchiare, ed è quello che noi festeggiamo. Al che Cris, il figlio della signora Caprapal, dall'alto della sua esperienza di bambino di nove anni, mi avrebbe potuto guardare e, con tutta l'energia da lui stupefacentemente posseduta  in corpo, avrebbe potuto - splut! - sputarmi una chilata di saliva in viso e, semmai, darmi uno schiaffo, come a dire ma che cazzo dici, idiota, noi festeggiamo l'avvento della più grande forma di democrazia esistente al mondo, in cui a comandare è il popolo, lo vedi che non hai capito un cazzo?, perchè poi, in fondo, è questo quello che insegnano nelle scuole. Mica stronzate.

Polkan

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