venerdì 11 giugno 2010

E' guerra.

Quello che per noi fa schifo, in realtà non ha fatto nulla per meritarsi di far schifo, di morire poi. Poco fa sul muro di casa mia c'era uno scarafaggio enorme, zampettoso, rossastro, rumoroso (fa "tichiti tichiti tichiti" quando cammina e, questo si, fa veramente schifo) e io passavo di lì per caso che volevo attraversare il corridoio per andare a fare la doccia e lo sapevo, me lo sentivo, che ci sarebbe stato un animale sulla parete, oppure l'ho semplicemente visto con la coda dell'occhio, fatto sta che mi sono girato e - tac - lo scarafaggio, enorme. Salto. Lo guardo intensamente, cercando di valutare se sia il caso di ucciderlo in qualche modo (la ciabatta era l'opzione più accreditata in quel momento) o di lasciarlo scappar via e riprodursi. In casa mia. Allora apro la porta che mi era giusto dietro e che dà sul salone dov'era appollaiato mio fratello in mutande sul divano e dico piano:
"DAVIDE!"
"Oh."
"Sta uno scarafaggio."
"Dove?"
"Sul muro."
"Uccidilo."
"Noo, uccidilo tu."
"Ja, scamazzalo!"
"Uhm.. vieni a ucciderlo ja."
Intanto lo scarafaggio era lì, immobile, non lo avevo mai perso di vista da quando aveva fatto una decina di centimetri verso l'alto quando avevo aperto la porta ed ora era troppo in alto perchè potessi ucciderlo con la mia ciabatta, nè con nessun altro arnese che partisse dal mio braccio per colpirlo perchè intanto quello, che è un insetto ma mica è idiota, se ne sarebbe già scappato e avrebbe prodotto lì lì dieci uova di scarafaggio che sarebbero diventate cento e poi mille finchè non avrebbero invaso tutta la mia casa e io mi sarei dato la morte, quindi no. Piano, mentre ancora mio fratello tentava di dirmi che "prendi lo zoccolo di papà!", entro in cucina e, meraviglia!, trovo un fantastico DDT (mai provato tanto piacere a scrivere una parola), diclorodifeniltricloroetano, quello spray che serve a disintegrare ogni speranza di vita di un insetto, soprattutto se gliene spruzzi mezzo litro in bocca. E così ho fatto. Gliene ho spruzzato mezzo litro in bocca, ammesso che ne avesse una, sulle zampe, sulla schiena, nei luoghi attorno, dove sarebbe potuto scappare, dove è scappato e - plop - dopo non più di dieci secondi è caduto tarantolante a terra a pancia in giù, agitando tutte le sue innumerevoli zampe e io (dopo aver vergognosamente urlato "CADE! AAAAH") l'ho guardato e ho goduto come un animale e - pffff - gliene ho spruzzato un altro pò in pancia (ma perchè prima non lo avevo fatto) e l'ho guardato ancora un pò che moriva, più che per crudeltà o per odio, perchè mi faceva troppo schifo scamazzarlo, sia ora che era lì in agonia, sia se non lo fosse stato. Però ci ha pensato mio fratello. Rest in peace scarafaggio. E avvisa gli amici tuoi. E' guerra.

Polkan

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