domenica 25 aprile 2010

Non comprate Red Bull.

La folla non è un fluido. Sebbene capisco, magari si può pensare che lo sia, perchè in effetti, a parte i capelli biondi, le tette, l'altezza e qualche altra caratteristica peculiare dei loro involucri protettivi dell'essenza umana che gli è propria, non c'è poi granchè differenza sostanziale tra quel signore e quella donna liggiù, oppure tra loro due e quel ragazzo, quel bambino, quel vecchio. Sono tutti pressochè omogenei. Proprio come i fluidi. Quindi è normale che magari la folla possa sembrare un fluido. Però non lo è. Non. Lo. E'. Non è poi così male pensare che siamo diversi. Certo, questo comporta alcune limitazioni, tipo un corpo immerso in una folla non riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso della folla spostata. Te la devi fare tutta la fila. E poi non puoi immergertici e, questo, perchè tecnicamente tu sei parte di essa, sei nella folla, sei la folla, tu sei una briciola rispetto alla folla, ma sei la folla intera, ne sei parte integrante, inscindibile da essa finchè non giungerai a quella cazzo di strettoia che si interpone tra te e la libertà e che rappresenta una sorta di oasi metafisica della liberazione in cui però, invece di trovare l'acqua, l'ombra e la liberazione come in una qualsiasi oasi che hai sempre immaginato, trovi due ragazzi che vendono la cola red bull nel bel mezzo del marciapiede e che trasformano dieci metri di puro spazio vitale in trenta centimetri in cui ci devi passare tu, un altro, un altro, un altro, un altro e un paio che vanno in senso opposto al tuo, giusto per gradire. E lo devi fare, perchè diventa una questione di orgoglio. Quello che stai facendo non è più un semplice tentativo di evadere, raggiungere l'agognata meta post-oasi della red bull e poter finalmente correre libero sui viali di via Caracciolo fino a casa. E' una guerra. E tu sei solo contro tutti, contro chiunque. Se sei in una folla non puoi fidarti di nessuno perchè tutti vogliono fotterti quel dannato centimetro, ti studiano, cercano di capire cosa pensi, di leggere nel tuo volto che tipo sei, cosa stai pensando, dove avanzerai il prossimo passo, e poi zac, ecco che ti rubano quel 45 nike di spazio che li avvicina alla libertà e lascia te indietro. Perchè l'uomo è sempre alla ricerca della libertà, sempre in cerca del modo migliore per affermare di poter fare quello che gli pare, nei limiti di quello che gli Altri decidono che può fare. Il che già non lo rende esattamente un genio per antonomasia, ma nella folla tutto ciò peggiora. Ci vorrebbe un folletto ad hoc, di quelli con il cappello a punta, le orecchie oblunghe, i capelli di paglia e i piedi triangolari, con quell'aspetto roseo e rassicurante che solo un folletto sa avere, che, non appena vede formarsi una folla da qualche parte, soggiunga con il suo motorino a propulsore al cioccolato, del tipo 1.9 jtd Nesquik, e si metta con calma, prenda ad uno ad uno tutti i tizi che si accalcano verso l'uscita e gli spieghi, cito testuali parole che invierò in fretta al circolo dei folletti di cui fa parte mio zio (ma domattina, perchè ora ho fame), "Vedi figliolo, la folla non è un fluido, sarebbe anche carino se lo fosse, però non lo è, non è che quando arriva la strettoia la folla schizza alla supervelocità della luce e la sorpassa, sarebbe carino anche questo, ma purtroppo quello che la fotte è la comprimibilità delle persone, oltre una certa pressione scoppiano, pum!, anche tu, anche tu sei a rischio, davvero vuoi provare?", ma poi diventerebbe troppo lungo. Oggi a via Caracciolo c'erano almeno, almeno, mille persone, e solo per spiegarlo alle prime dieci il folletto ci avrebbe messo venti minuti, anche con le migliori doti follette di cui può disporre (non dimenticarsi che deve spiegare un concetto ad un essere umano). Allora avrebbe potuto semplicemente dirgli "Guardate che se vi mettete in fila per uno ci mettete trenta secondi ad uscire tutti, uscite correndo, potete fare le capriole mentre passate davanti al coso red bull senza comprarvi una cazzo di cola, chi aspettate?".
E io non avrei dovuto stare in mezzo alla gente per tutto quel tempo. Non per altro, puzzano.

Nota: mi rendo conto che, nonostante la mia volontà esattamente contraria, con questo post ho fatto pubblicità alla Red Bull.
Polkan

3 commenti:

  1. Nice. Ancora meglio perchè non me l'aspettavo. Comunque funziona un pò come la teoria del traffico che renderò nota a tutti tra breve. Poi capirete, spero. Tu che già la sai immagino stai già ridendo ghghghgh.

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  2. Questo l'ho scritto giusto per farti pensare "ua due commenti dei lettori" e domani al mio risveglio penserò alla tua certa delusione a riguardo. lol.

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  3. Pollo, ti ho detto che mi arrivano le email, appena le apro mi esce il nome di chi commenta e poi [moviola in campo] ecc.ecc.
    A proposito. Andy ha commentato "work in progress", see it.

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