mercoledì 17 febbraio 2010

E jamm.

Non pensavo potesse essere una giornata che mi regalasse qualcosa, e invece me ne ha regalata più di una (mi sono giocato l'errore di questo mese). Appena sveglio ricevo una telefonata da un mio amico che mi fa "ho un opportunità di lavorare, vuoi venire?" e non avendo nulla da fare, ho deciso di accompagnarlo. Vado a prendere il mio amico e gli chiedo di che si tratta: dovevamo fare un colloquio con l'infostrada per lavorare al Call Center. Diciamo che chiamare un gran numero di persone per essere trattato con superficialità non è proprio il mio sogno, soprattutto perchè spesso le persone mi infastidiscono. Poi pensando come tratto io chi chiama a casa, beh, diciamo che non vorrei essere trattato allo stesso modo. Quindi ho pensato solo di accompagnare il mio amico e vedere come si svolge un colloquio.

Datore di lavoro: Salve, accomodatevi. Siete entrambi qui per il colloquio?
Kura: No, veramente io ho solo accompagnato lui.
Datore di lavoro: Ok, prendete queste schede e compilatele.
Kura: Ma veramente io non sono qui per il colloquio.
Datore: Compilatele, torno subito.

Mi sono sentito un pò costretto e ho deciso di accontentarlo, compilando la scheda. Ho incontrato difficoltà alle voci "Stato Civile" e "Patente di guida". La prima l'ho lasciata bianca, alla seconda ho risposto "Si". Non oso immaginare cosa ha pensato il tipo che l'ha letta. Il datore di lavoro torna e ci chiede di seguirlo, e poi mi porge la mano. Penso che vuole il foglio e glielo porgo, ma si scansa e mi riporge la mano. Gli do la mano. Mi fa "Non la mano, la penna" "Ah, mi scusi" con un sorrisino fintissimo che nascondeva un "e nun sai parlà nè strunz". Ci porta nel suo ufficio e incomincia a parlare, seguito dai nostri cenni con la testa e prolungati sguardi nel vuoto. Inizio a scocciarmi e mi accingo a guardare in giro come mio solito, quando a un certo punto ci chiede "Siete sicuri di essere in grado di poter fare questo lavoro?" e il mio amico risponde "si si si si". Io non ho risposto, come avrei potuto rispondere a una domanda del genere, però ho immaginato cosa sarebbe successo se avrei risposto quello che ho pensato.

[Diplomatico]
Datore di lavoro: Siete sicuri di essere in grado di poter fare questo lavoro?
Kura: Fammi pensare, devo chiamare una lista di persone che mi date voi, e provare a convincerli di passare ad infostrada. Quindi devo essere convincente, grammaticalmente corretto, cortese, disponibile, paziente, devo saper leggere, ma non solo, devo anche saper trasferire i dati acquisiti leggendo e passarli su un telefono che poi contatterà l'utente, devo saper mantenere una cornetta, imparare a stare seduto, ah no, questo no, si può telefonare anche in piedi.
Datore di lavoro: Esattamente.
Kura: Non posso farcela.
Datore di lavoro: Perchè?
Kura: Troppo rischioso.
Datore di lavoro: ...
Kura: Devo sforzarmi troppo, non è il lavoro che fa per me.
Datore di lavoro: Scherzi?
Kura: Me ne vado, si trovi un altro pazzo.

[Sincero]
Datore di lavoro: Siete sicuri di essere in grado di poter fare questo lavoro?
Kura: Ma che cazzo di domanda è? Ma scherza o fa sul serio? Non la vedo sorridere quindi suppongo che lo chiede spesso. Ma io che cazzo ne so? Come faccio a dire che non so prendere un cazzo di telefono, fare una cazzo di chiamata, e parlare con una cazzo di persona che mi dirà "Cazzo, mi rompete sempre il cazzo voi e queste offerte del cazzo". Ma come cazzo li fa questi colloqui? E se le rispondo di no, che fa, mi manda a casa? E che cazzo!

Dopo aver pensato che la persona che avevo di fronte era un'idiota, ho confermato la mia tesi ma mi sono sentito un pò sottovalutato, perchè, a parer mio, ci ha trattato come due idioti. Mi spiego. Il mio amico collega ha chiesto se quello era l'unico tipo di lavoro che offriva quell'azienda, e l'intelligentone, vedendoci un pò spenti e scocciati, per invogliarci ci ha detto "No, non è l'unico modo, potete anche lavorare a diretto contatto con le persone. Mi spiego. C'è una squadra (mi ha colpito il modo in cui diceva e sottolineava la parola "squadra") che lavora insieme, c'è un capogruppo che decide i posti dove attaccare, seleziona in modo strategico i luoghi, e poi andate con la squadra al completo dalle persone, a diretto contatto". Cioè, è vero che ho solo vent'anni e che la maggior parte dei ragazzi della mia età sta inguaiata, però non puoi cercare di convincermi descrivendomi la cosa più pallosa del mondo come un film poliziesco. Ma che pensava? Che non sapessi che bussare porta per porta e sentirmi dire "nun vulimm nient" è una rottura di coglioni assurda? Non che telefonare non lo sia, ma almeno in quel caso la mia intelligenza non si è sentita offesa. Ma visto che hai questa fantasia e sei così bravo a provare a convincere le persone, ma perchè non chiami tu? Ma poi risparmiati, dì le cose come stanno, perdi di valore così. Come posso lavorare per te pensando che sei un imbecille? Ma comunque dopo un secco "non ci interessa" ha detto la fatidica frase congedativa "Va bene, grazie, vi faremo sapere com'è andato il colloquio". Ho pensato "Colloquio? Questo? Mah" e ce ne siamo andati, con conseguenti derisioni a riguardo. Neanche un'ora dopo ci hanno chiamati dicendo "Il colloquio è andato bene, a domani alle 16.00 qui".

Kura

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