martedì 2 febbraio 2010

Al massimo ci abbiamo azzeccato.

Questa è stata una giornata particolare, e come ogni giornata particolare che si rispetti, o comunque come ogni giornata particolare in generale, arriva il momento in cui finisce e ci ripensi un istante. A volte dura un pò di più, a volte dura davvero solo un istante, altre invece non dura, perchè non ti va di riflettere. Mentre ci ripensavo, e non alla giornata, dico, ma al fatto che alla fine di ognuna di esse mi ritornano sempre in mente, m'è venuto un lampo, come una folgorazione dall'alto, una sorta di ispirazione divina. Esatto, divina. Perchè? Oggi vi parlo di Dio. Beh, non di Dio come si fa sempre, sinceramente non mi frega poi molto far vedere al mondo che io so come dimostrare che Lui non esiste (e questo soprattutto perchè non so dimostrarlo). Il punto è che è indimostrabile, è un'idea. Può esistere e può non esistere. Ma ciò che voglio dire, se si parla di Dio, Quello nostro, Quello Che vive in Italia, è che non è come crediamo, o forse è come crediamo, ma allora non è come diciamo di credere.
Dio per noi è un'Entità perfetta, saggio, buono, onnisciente, l'Essere Massimo dell'Universo, onnipotente e onnipresente, le quali sono qualità che non guasterebbero se ci si trovasse a dover creare il mondo e a volerlo gestire, e a creare degli esseri con delle facoltà logiche. Perchè chi ha la ragione riesce a capire e (e Dio solo lo sa) dove c'è comprensione c'è sofferenza. Però c'è qualcosa che non torna.

Sarà anche che Lui sia perfetto. Se io fossi un dio, in effetti, la prima cosa che farei sarebbe creare un mondo di esseri imperfetti che sono costretti a non far altro che adorarmi e seguire le mie regole, pena la sofferenza eterna. Quindi capisco il suo "sfizio" di creare noi, creare il mondo, mettercivi dentro e guardarci mentre ci impegnamo a non capire nulla, ma il punto è proprio che lo farei anch'io, che sono un essere imperfetto. Mi aspettavo che La Perfezione avesse dei desideri migliori dei miei, ma a quanto pare mi sottovalutavo. Capisco anche il fatto che si sia voluto nascondere: darci la ragione per comprendere tutto ciò che riusciamo a dimostrare tramite delle prove e poi non darci alcuna prova della sua esistenza è stato geniale.
Quindi, sarà anche che Lui sia perfetto (come dicevo non mi da fastidio affatto che esista e che sia migliore di me, a parte per quanto riguarda la storia dell'onniscienza e dell'onnipotenza) e sarà anche che sia saggio e buono. Non c'è alcuna prova che dimostri che voler giocare con i nostri limiti mentali e fisici (che ci aveva messo opportunamente Lui) sia una cattiveria. Lui solo sa qual'è il Bene ultimo dell'Universo e come raggiungerlo, dev'essere che se fa così, è perchè così va fatto. E' solo che così tutti sarebbero capaci di essere Dio (dovrei usare anch'io questa tecnica).
Ammettiamo, allora, che sia perfetto, saggio, buono ed onnisciente (in genere chi cerca di dimostrare che Dio non esiste, insiste sul fatto che se Egli è onnisciente, allora conosce già tutto ciò che faremo nella nostra vita e dunque in realtà il libero arbitrio, di cui Lui stessi ci ha benevolmente forniti, non sarebbe che una falsità. In realtà è plausibile che ci abbia voluto concedere la facoltà di decidere da soli ma che si sia voluto anche tenere per sè quella di sapere già tutto).

Mi chiedo, però, se Dio possa essere anche onnipotente. La domanda è la seguente: se Egli esiste ed è onnipotente, allora può forse creare un masso talmente pesante da non riuscire poi a spostarlo? E' banale, e tra l'altro non è neppure mia l'idea, ma è semplice.
Mi chiedo, poi, se Dio possa essere anche l'Essere Massimo dell'Universo. Qui il discorso si fa un pò complesso: Dio in princìpio era tutto ciò che esisteva, ma poi ha creato l'Universo, appunto, e quindi, da quel momento, ciò che esiste non è più solo Dio, ma Dio + l'Universo, il che è un'idea maggiore di quella di Dio e basta, da solo. Quindi credo sia difficile sostenere che Dio sia l'Essere Massimo. Ciò infatti è possibile solo se si sostiene che Dio non solo abbia creato l'Universo e ogni sua cosa, ma che sia anche parte di esso. Noi, la natura che ci circonda, e le stelle, e i pianeti, e le loro galassie, ed ogni cosa, saremmo quindi una parte di Dio. E questo non è esattamente Cristianesimo. Il che, per deduzione, spiega anche che Dio non possa essere onnipresente (se fosse onnipresente sarebbe ovunque, quindi in ogni cosa, quindi di nuovo Panteismo e non Cristianesimo).

E' che, in realtà, Dio ci ha presi per il culo da sempre, e noi lo sappiamo da sempre, ma abbiamo voluto giocare la partita, dimostrare di poter essere qualcuno anche senza di Lui, giocando con i mezzi che ci ha dato Lui, con le regole che ha imposto Lui. Impossibile. E' per questo che è inutile stare qui a tentare di dimostrare che non esista alcun Dio, perchè: se non esiste, allora non siamo in grado di capire abbastanza, ma se esiste, è semplicemente nascosto e non Gli va di farSi scoprire, vale poco continuare a giocare. Egli ci ha creato imperfetti, e quindi nulla di noi è perfetto, non lo è il nostro corpo e non lo è la nostra mente. La nostra ragione (per intenderci, sarebbe quella facoltà che mi ha permesso di scrivere il post fino a questo istante) è imperfetta quanto noi e non può arrivare a capire delle cose che un essere perfetto ci nasconde, perchè è limitata. Tutto qui, semplice, banale, un trucco da bambino di prima media, eppure creato da Dio (i trucchi di qualche miliardo di anni fa erano piuttosto obsoleti, e a quel tempo gli angeli Lo consideravano geniale, e forse per questo Lo nominarono Dio).
Non vale la pena di stare a perderci qui tanto tempo. Ci siamo inventati tutto. Al massimo potremmo averci azzeccato.

Note:
La parola "Dio" è stata ripetuta 20 volte, credo.

Ringrazio il blog UltRazionale per alcune riflessioni che ho praticamente copiato.


Polkan

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