sabato 1 maggio 2010

Messaggio alla classe.

Bisognerebbe essere sportivi. Essere stupidi è un handicap importante, è come giocare 10 contro 11: alla fine puoi vincere, ma ti devi fare il triplo del culo, perchè poi non è neppure direttamente proporzionale, la quantità di culo che devi farti non aumenta di pari grado rispetto al numero degli handicap, no, è esponenziale. E essere stupidi è uno degli handicap più grandi (in genere essere secchioni o professori è peggio, perchè ha come diretta conseguenza quella di diventare stupidi, e sono due handicap in uno) e, come tale, è uno di quelli che aumenta maggiormente la fatica da fare per tenere il passo degli altri.
Nella mia classe ci sono circa trenta ragazzi. Ventisette di questi credono che la scuola sia una cosa seria. Una ventina crede che non ci possa essere futuro senza la scuola. Circa dieci di questi non si sentono all'altezza dell'esame di maturità e, di conseguenza, dei test di ammissione eventuali per l'università e, quindi, per l'università. Bene, -10, si potrebbe dire, ma non è così, perchè quei dieci saranno con me all'esame e, in gran parte, sono quelli che dovranno passarmi il compito di matematica e le risposte di fisica, non c'è tempo per lasciarli indietro a soffrire. Bisogna essere sportivi, ma per me, per il mio bene, quindi non poi così sportivi, mi sembra. Tuttavia non bisogna perdersi in chiacchiere, ci sono dei ragazzi da recuperare e il compito è il mio, il mio e di quegli altri due che non pensano che la scuola sia una cosa seria, ma che, come me, hanno capito che è ad ogni modo necessaria a termini di legge per arrivare all'università, per cui bisogna finirla in un modo o in un altro e il modo scelto è proprio facendola (guarda un pò) e facendo l'esame, ma l'hanno deciso troppo tardi, come me, quindi c'è bisogno di qualcuno che ce lo passi. A tutti e tre. Chi? Quei ventisette di cui sopra. Bisogna recuperarli. Sportività, si. Ma soprattutto pazienza.

Alunno Sano: "Wa Polk', ti sei fatto sgamare di brutto."
Polkan: "Eh si. Ma alla fine me lo sono copiato tutto il compito. E la professoressa non mi ha detto niente. Rideva."
Alunno Malato: "Ma stai zitto! Devi ringraziare Dio se non ti ha annullato il compito!"
Polkan: "Sbagli."
Alunno Malato: "Fai schifo! Sei il cocco dei prof."
Polkan: "Il trucco sta nel farla sembrare una cosa ovvia. Io mi sono alzato, sono andato in fondo alla classe, come se avessi dovuto buttare una carta o prendere il giubotto, tranquillissimo, ho preso i fogli e li ho messi sul banco."
Alunno Malato: "Eh, e ti pare poco?!"
Polkan: "No, ma ti sto dicendo: non sembrava nemmeno che mi preoccupassi."
Alunno Malato(2): "Secondo me tu sei folle."
Polkan: "Ascolta, se parti già col terrore, quando il prof ti scopre lo nota e si sente subito in diritto di incazzarsi. Deve sembrare la cosa più naturale del mondo.
Alunno Malato: "Secondo me è solo perchè i prof ti adorano."
Polkan: "Certo, ma ti sei mai chiesto il perchè? Intendo qualche volta in cui non ti sei risposto perchè se li scopa."

E il perchè è il medesimo. E' la stessa storia che con i genitori. Avete mai provato ad andare da vostra madre a confessare, terrorizzati e tremanti, di aver rotto un vaso? Provate. Vi uccide. Anche se avete vent'anni e non si è mai incazzata con voi in una vita. Avete mai provato ad andare dalla polizia esordendo con "vi prego non mi arrestate, vi prego! vi prego!"? Provate. Vi arrestano e vi pestano, tanto per cominciare. Dev'essere una cosa naturale, sempre, e con i genitori, e con la polizia, e con i professori. Copiare un compito di matematica con l'espressione del volto che dice a chiare lettere Io non sto copiando, controllo dove sei ogni dieci secondi perchè mi piaci, ma non perchè sto copiando, non ho un foglio sotto le chiappe da cui sto copiando, non è il metodo giusto, perchè un prof lo sa. Ogni prof dice: "Sono nato prima di te. Sono trent'anni che faccio questo lavoro, credi che non me ne accorga?". Ma non è per questo. Non ci vogliono anni di esperienza, basta un neurone. Per copiare un compito di matematica bisogna prendere il foglio, poggiarlo sul banco, metterlo in una posizione normale di un qualsiasi foglio di matematica e consultarlo a proprio piacimento, senza nasconderlo in fretta e furia appena si è finito e senza controllare costantemente se il professore sta guardando o meno perchè il miglior modo per far si che un professore si chieda ma starà copiando? è guardarlo. Ai prof non piace essere guardati durante i compiti in classe.
E poi bisogna che questo sia uno stile di vita. Il proprio stile di vita quotidiano, nella vita all'interno della scuola: mai dare adito a qualcuno di pensare che si è colpevoli e che si ha paura delle conseguenze di qualcosa, qualsiasi cosa.
Questo è il mio gesto di sportività. Con questo anche voi, miei compagni di classe, avete i miei stessi mezzi. Sta a voi, adesso, farne il corretto uso. Ma cercate di farlo, perchè mi serve. Non sono poi così sportivo, in fondo. Il mio sogno, ad esempio, è vincere i 100m alle paraolimpiadi. Da sano.

Nota: con questo post non voglio dimostrare di essere migliore di alcun essere umano al mondo (se anche ce ne fosse bisogno).

Polkan

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