sabato 15 maggio 2010

Nulla è come sembra.

Non funziona che siccome è maggio non deve piovere. La pioggia è un fenomeno naturale necessario alla conservazione della specie, ma, comunque, anche se così non fosse, non è scritto proprio da nessuna parte che è maggio allora deve fare caldo, allora non deve piovere, allora ci dev'essere un sole che spacca le pietre e, visto che è sabato, allora quei tipi del "il sabato è sacro" possono, anzi devono, uscire, che se poi invece fa troppo caldo e si suda e non si può stare chiusi in un locale e invece all'aperto fa freddo e c'è vento, allora è una giornata egualmente di merda. In realtà non dipende da maggio la rabbia generale che si è diffusa oggi su ogni social network, perchè qualsiasi mese sia, qualsiasi giorno sia, c'è sempre, costantemente, almeno metà degli iscritti di facebook che bestemmia idealmente perchè "possibile che piova anche in primavera? possibile che piova tutti i giorni? possibile che piova il giovedì? possibile che piova nel 2010? possibile che piova?" e così via perchè in realtà è la lamentela la condizione naturale dell'uomo, non la serenità. A noi sembra che essere tranquilli, calmi, felici, contenti, senza che ci sia nulla che ci manchi, sia lo Scopo Ultimo dell'intera Esistenza, eppure non è così, perchè quando abbiamo trovato tutto, quando non c'è proprio più nulla al posto sbagliato o al momento sbagliato nella nostra vita, spostiamo noi qualcosa, volutamente, perchè senza lamentarci che qualcosa non va non siamo felici. Essere felici è il nome che diamo alla nostra temporanea infelicità e gli diamo il nome opposto, felicità, solo per esorcizzarla, per poter dire "hai visto? nella mia vita è tutto perfetto, alla faccia tua", così che sembri che siamo noi i migliori ma inconsciamente sappiamo tutti che siamo dei falliti se siamo felici, perchè non possiamo lamentarci di nulla mentre gli altri si e questo li pone inevitabilmente un passo avanti a noi dal momento che, lamentandosi, loro saranno ascoltati e otterranno quello che vogliono, che in genere è ricevere le attenzioni degli altri essere umani felici-infelici così da potergli dire "toh, guarda, sono infelice", mentre in realtà intendono "alla faccia tua io posso lamentarmi e tu no", perchè la vita è un'eterna corsa a chi ce lo ha più lungo, da sempre, maschi e femmine, e, per l'amor del cielo, vincono sempre le donne, proprio perchè non ce l'hanno, perchè loro lo possono chiedere e quindi lo possono avere, mentre gli uomini ce l'hanno già, quindi è inutile che lo chiedano, e questo gli impone di darlo, sempre, perennemente, perchè altrimenti rimarrebbero immobili nella loro condizione mentale di esseri con tutto quello che serve, che è sinonimo di essere felici, ma si sa, nessuno vuole essere felice, altrimenti ha smesso di vivere.

Polkan

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