martedì 11 maggio 2010

Lui pezzente, e tu?

La mia barra della pazienza è ai minimi storici, invece quando ho cliccato sul profilo di Porky Pig, un tizio il cui corpo goffo vaga indisturbato nei meandri oscuri della mia aula scolastica, ma il cui spirito aleggia in una dimensione metafisica che non dovrebbe proprio chiamarsi Mondo dell'Intelligenza, mi è apparsa una barra della pazienza ricolma di verde, il che significa, in termini tecnici, che sta una pace e questo spiega anche perchè continua a non capire che in realtà non sto scherzando quando gli dico che ha rotto, che parla una continuazione, che dice solo cazzate e che, per favore, non deve più rivolgere a me le sue opinioni se non strettamente funzionali al prosieguo della mia vita. La barra della pazienza mi si era temporaneamente svuotata del tutto quando, durante un'utile conversazione su come ripartire le interrogazioni di filosofia, che stava avvenendo tra me ed alcuni miei compagni di sventura tutti dediti a conoscere ciò che io ritenevo più opportuno dall'alto della mia sconfinata saggezza, ad un tratto Porky Pig, il quale ha il dannato vizio di non seguire quello che si dice, salvo poi intervenire chiedendo "ma cosa? perchè ridete? perchè? e mi dici cosa? dai perchè!?" oppure dando direttamente la sua opinione, rimandando la conoscenza dell'argomento ad un momento successivo, insomma quando Porky Pig ad un tratto prende la parola e dice un'opinione, così, una qualsiasi. Per quanto gli riguardasse, in quel momento avrebbe potuto anche dire "per me non fa troppo caldo oggi", ed è stato un puro caso che abbia centrato la questione, perlomeno a grandi linee. Fingo di credere che stesse ascoltando e comprendendo, tutt'e due le cose nello stesso momento. Gli rispondo. Mi risponde urlando e insultandomi, aggiungendo qui e lì qualche frase comprensibile tipo ma che cazzo dici? e ma che cazzo è quell'aria di superiorità? sei un cretino!. Tam. Esaurita la barra della pazienza. Esaurita anche la scorta personale di contrabbando. Esaurito ogni residuo anche nella barra della buona volontà. E questo comporta che devo cliccare probabilmente sul letto per rigenerarne un pò.
Andare a scuola, invece, tende a consumare ogni mia barra. Perchè le barre, poi, sono tutte con nome al positivo: barra della felicità, barra della salute, barra della speranza, barra del culo, e così via, con il notevole risultato che non può mai essere che le vedi tutte piene, neppure un paio alla volta. Praticamente, il tempo in cui vedi il verde all'interno delle barre, al quadrato, moltiplicato per seicentotrentatre, non è uguale, ma sicuramente minore di quello in cui vedi la parte vuota. Per legge. A scuola, poi, questa legge è rafforzata dagli elementi che la popolano, che, nella mia, vedono la loro barra dell'intelligenza raschiare il fondo e la barra dei soldi riempirsi a tal punto da venire forata. Ci clicchi su e il mouse si rifiuta di premere. L'ho dovuto minacciare con l'acqua. Allora, dopo che ho minacciato il mouse, ci clicco su e inizio a ridere. E' inevitabile. Solo che mentre rido quelli continuano a vivere, a loro modo, e mi danno inevitabilmente altri motivi per ridere e quindi la barra della mia forza fisica e quella della salute della mia mascella crollano. Tipo Uno fa ad un Altro: "Mi dai un crackers?". Un crackers è la quinta parte di un pacchetto, che, tradotto in euro, sono 4cent, visto che nella mia scuola ogni pacchetto è venduto a 20cent. Che 4cent non sono un cazzo, uno pensa, però nella pancia un crackers è un sacco, considerato che in tutto sono cinque. E' ovvio che quell'Altro risponda: "No, fottiti". Solo che Uno normale a quel punto avrebbe fatto due+due, si sarebbe fatto prestare 20cent e si sarebbe comprato i suoi cinque crackers a spese di un altro (il che è già di per sè ridicolo, viste le banconote di cui sono colmi i loro portafogli). Ma questi non sò normali. Invece di fare il percorso normale con il quale avrebbe riempito la sua pancia e avrebbe non-pagato i crackers, il tale che aveva chiesto il crackers decide di rimanere digiuno, non mangiare, nè i crackers nè nient'altro e inizia a inveire contro Altro che, poverino, voleva solo mangiarsi i suoi 4cent di farina.

Uno: "Wa marò, sei un pezzente!"
Altro: "Ma come pezzente, per un crackers."
Uno: "Appunto, fai schifo, ma come stai oh."
Altro: ...
Uno: "Che ridicolo."

La mia barra della sorpresa si è riempita. Quella della pazienza, tra Porky Pig e Uno, si è arrestata e ha addirittura diminuito la propria capienza. Ho paura ad andare a scuola.

N.B. Questa canzone spiega un pò cosa significa. http://www.youtube.com/watch?v=Sl5kA8FGxKg

Polkan

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