venerdì 24 settembre 2010

Il tuo cervello è K.O., hai 10 secondi per ricominciare. 9.. 8.. 7..

Si da sempre per scontato che sia io quello in errore, dei due, altrimenti non mi si starebbe ad ascoltare per ore, basterebbe il concetto: frase minima, soggetto, predicato e complemento, poi il discorso scadrebbe in un emozionante scroscio di applausi, persone entusiaste, visi esterrefatti, soldi, sesso. E invece i discorsi durano ore.
Quando inizia una discussione tra me ed enne persone che non la pensano come me avvengono puntualmente alcuni processi fissi nella mia mente, e cioè: il Cervello coglie l'argomento ed elabora un'idea seduta stante; coglie l'idea degli interlocutori e ne trova eventuali falle, incongruenze e parti spiegate veramente una merda; sorge il dubbio che l'idea creata sia una cazzata; la rivaluta; capisce che in effetti non era affatto una cazzata; manda segnali affinchè la bocca esplichi l'idea appena creata, rivista e corretta, eventualmente rispiegandola con esempi o argomenti diversi e creati di volta in volta fino al termine della discussione. Quest'ultimo passaggio può avvenire dalle tre alle venti volte indifferentemente e l'unica cosa che mi ferma dallo spiegare una cosa tre o venti volte è la rassegnazione, che in genere subentra dopo la prima spiegazione e mezza, non appena sul viso dello/gli interlocutore/i compaiono i primi segni di una piccola paralisi facciale, che poi è la paralisi mentale che è in atto nella sua/loro testa.
Nella mente dei miei co-discussori avvengono invece processi mentali stupefacenti: il cervello coglie l'argomento ed elabora una decina di argomenti simili, affini, ma attenzione mai proprio quello lì, perchè poi baserà le eventuali argomentazioni su questi temi alternativi, in modo tale che esse non siano mai esattamente coerenti con l'argomento centrale; mentre io sto spiegando in maniera del tutto esaustiva e chiara la mia idea, suffragata da argomenti indiscutibili, che, se solo lui/loro lo ascoltasse/ro, la discussione terminerebbe per K.O., il loro cervello crea invece una serie di esempi poco validi o comunque poco curati, con la speranza, chissà, che uno di questi possa essere quello giusto; sorge il dubbio che io abbia assunto argomentazioni maggiormente valide delle sue/loro; il cervello passa al piano B; manda segnali affinchè la bocca mi faccia notare nella maniera più fastidiosa che credo solo di essere sempre a conoscenza di tutto; calcola i risultati di tale piano B: nulli; decide di voler avere ragione a qualsiasi costo, nonostante sa benissimo che potrebbe riuscire ad averla se solo non passasse al piano C e ragionasse un attimo; passa al piano C; manda segnali affinchè la bocca mi faccia notare che voglio solo avere sempre ragione; valuta la possibilità di un ultimo tentativo/accenno di ragionamento; si spegne. Il tutto alla totale insaputa della coscienza dell'individuo, che sta compiendo le suddette azioni in maniera del tutto ignara. Perchè l'individuo in realtà - ne sono convinto - sta capendo tutto, dentro di sè, è il suo cervello che arbitrariamente decide di comportarsi così. E questo perchè si da per scontato che io sia in errore. E poi perchè tutti vogliono sempre avere ragione contro di me. E questa è colpa mia, visto che mi piace tanto fare il figo con sto fatto che sono intelligente, che io capisco, che nessuno mi riesce mai a contrastare etc.
Pensavo di parlare con esseri umani ratio-muniti. Chiedo scusa: colpa mia.

Polkan

Nessun commento:

Posta un commento