giovedì 4 marzo 2010

Lo so che mi capisci.

Non voglio che tutti capiscano di calcio, solo quelli che ne parlano. E' impensabile, per intenderci, infilarsi in un qualsiasi discorso calcistico da bar dicendo "ma Pazienza è un fenomeno!" e pretendere di essere ascoltati. Cioè, è contro-logico, è un pò come l'anti-Cristo, no? C'è un Cristo, che è perfetto, buono e misericordioso, e un anti-Cristo, perfettamente malvagio, crudele e bastardo. Così c'è un intenditore di calcio e l'anti-calcio. Che poi il concetto di anti-calcio è polivalente. Si può parlare di anti-calcio sia a riguardo di uno che il calcio non sa neppure dove sta di casa, che se entra in un campetto in erba è per giocare a tennis, o perchè vuole fumarla, sia a riguardo di un tale che di calcio non ne capisce assolutamente nulla e che, nel momento in cui sente un discorso che riguarda il calcio, si inserisce, assolutamente convinto del fatto che sa quello di qui sta parlando, e dice delle bestialità abnormi.

[Al bar, gioca la nazionale]
Tale: "Madonna, ma come ha fatto a convocare Palombo?"
SottoTale: "E' uno scandalo. Non sa fare un passaggio."
Tale: "Ma nella Sampdoria non gioca così, è fortissimo là."
SottoTale: "Ma quando mai. Contro il Napoli non ha visto una palla."
[Passaggio sbagliato di Palombo]
Elemento: "Wa ma vir a chist! E nun è megl Pazienza?!"
SottoTale: "Brà ma serio, ma che rè stu Palombo."
Folla: "Palombo buuuuuu!"
Anti-calcio: (già soddisfatto) "Wa Pazienza è fottissimo frà."

E' un pò come è accaduto con il mio Prof. di Filosofia, al quale voglio un gran bene, si intenda, è un professore davvero bravo, se non fosse per il fatto che non è abituato a fare il professore. Ma il calcio no. Il calcio è un'altra cosa. Non basta andare qualche domenica a casa di un amico a bere una birra e chiacchierare mentre (tanti) altri amici guardano con criterio una partita, per capire di calcio. Cioè si, in teoria basta, però a patto che si guardi anche la partita. Anche se in effetti non tutti i non intenditori di calcio, sono degli anti-calcio. Ci sono, ovviamente anche intenditori mediocri. Il punto è che il passaggio da uno che parla di calcio a uno che parla e non sta capendo lui stesso un cazzo, è sottilissimo, in questo sport. E c'è sempre un anti-calcio pronto, accanto a te. Era il giorno del sorteggio di Champions, degli ottavi di finale, e andai dal professore a dirgli:

Polkan: "Prof, io all'ora dopo esco."
Prof: "Esci? Perchè esci?"
Polkan: "Come perchè esco. Sta il sorteggio di Champions."
Prof: "Ma che dici?! Esci per il sorteggio di Champions?"
Polkan: "Si."
Prof: "Non esiste proprio. Non ti faccio uscire."

E non mi fece uscire. Spiegò. Poi a fine ora tornò da me e:

Polkan: "Alla fine l'Inter ha 'preso' il Chelsea, il Milan il Manchester e la Fiorentina il Bayern."
Prof: "Ah, bello. Belle partite. Il Chelsea è tosto."
Polkan: "Eh si."
Prof: "Tu per chi tifi, Napoli?"
Polkan: "Beh no, io tifo Inter. Per questo volevo tornare a casa."
Prof: "Ah tifi Inter. Ma questo Mourinho che parla parla, ma poi il bel gioco? Non ci sta bel gioco."
Polkan: "Eh.."
Prof: "Sai tu ti aspetti che la squadra prima in classifica.."
Polkan: "Si, si, ovviamente."
Prof: "E non è meglio il Napoli allora? Ci fa appassionare, lotta fino alla fine, vince anche contro le grandi."

E certo che è meglio il Napoli. Per te è meglio il Napoli, "tifi" Napoli. Ti fa appassionare? Ci mancherebbe che ti appassionassi alle partite dell'Inter. Tifi Napoli, guardi solo quelle, non hai nemmeno modo di appassionarti a quelle dell'Inter, pur volendo. Ammesso che quelle del Napoli le guardi poi. Non è affatto detto che, visto che sei qui vicino a me cercando di parlarmi di calcio (diciamocelo, quella storia del bel calcio.. la prossima volta evitala se proprio vuoi parlare con qualcuno di Inter senza rischiare di fare brutta figura, eh?), allora poi lo segui e, semmai, ne capisci anche. Probabilmente lo fai perchè in questo momento pensi di essere più simpatico, magari speri di essere più figo ai miei occhi, che così io ti apprezzerò di più e che, magari, tra un apprezzamento e l'altro potrò anche decidere di aprire il libro di filosofia o storia e prendere un 7. Chissà. Intanto il 7 devi mettermelo tu, e se proprio ci tieni io sono libero anche adesso. Ma poi ti apprezzo già, te l'ho detto, sei un bravo professore, quando fai il professore. E mi sa che non risulti molto più figo ai miei occhi, adesso. Pensa che questa cosa è successa a fine Dicembre e io me lo sono ricordato solo ora. Figurati.

Polkan: "Il Napoli ha il suo fascino. Si."
Prof: "Siamo una grande squadra. Ah ah."

Ammesso che ci sia qualcosa da ridere, non importa. Quando spieghi Kant, Hegel, Fichte, e quando spiegavi Cartesio, Spinoza, Locke eccetera, io ti seguivo, ti seguo, capisco, sono l'unico (l'anti-idiota?), quindi fa niente, ti perdono. Però cazzo. Ognuno ha il suo talento. Tu ce l'hai a fare il prof di Filosofia. Oppure no? In effetti uno che capisce, su trentadue, non è un gran risultato. Ma vabbè, tutti hanno un talento, te lo assicuro. Provo a dire una cazzata: magari sai ascoltare una canzone. Perchè no. Può darsi. E' ovvio che non lo sai, chi andrebbe a controllare se è bravo o no ad ascoltare una canzone. E poi come fai a capirlo. Però magari è così. Ecco, Dio, quando ci creò, ci creò e basta, poi siamo noi che abbiamo reso quelli che sapevano cantare più interessanti di quelli che sapevano ascoltare una canzone, Lui che ne sapeva. Si lo so, è onnisciente, ma tu cosa vuoi da me. Ti è andata male. Continua a fare il prof.

Polkan

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