mercoledì 17 novembre 2010

Tecniche per un approccio utile alla biologia.

La prossima frontiera della fuga sarà la biologia. E non lo dico perchè studio biologia assieme a degli individui che insultano altri individui dicendo loro sei un ameba, intendendo che questi siano degli organismi unicellulari, intendendo che questi siano idioti. Oppure che ogni volta che sentono la parola legame, in qualsiasi contesto questa sia, esclamano contenti covalente!, con l'espressione tipica di chi ha appena dato la risposta giusta a Chi vuol esser milionario?. E quindi non lo dico perchè sono di parte - non me ne può fregar di meno e comunque non ho ancora capito neppure una lezione di biologia -, e nemmeno per dare informazioni utili a un qualche fuggitivo, soprattutto se criminale, come qualche malpensante lettore della polizia postale avrà potuto pensare, e in parte perchè di ciò di cui parlo non ne so nulla; in parte perchè se ne sapessi molto lo terrei assolutamente per me. La cosa è questa: noi ogni giorno siamo diversi dal giorno precedente e non solo perchè per noi ogni attimo che passa è un'occasione per imparare e per conoscere qualcosa in più o in meno rispetto all'attimo precedente, ma per un motivo molto più terra terra, e cioè che le nostre cellule si rigenerano. Ogni giorno. E quindi siamo ogni giorno un corpo nuovo. Le cellule, che si creano da cellule create da cellule create da cellule che all'inizio erano state create dalle prime cellule, hanno in sè lo stesso codice genetico delle prime cellule e delle seconde e delle terze e di tutte e quindi ogni volta che si riproducono, ogni giorno, si riproducono esattamente uguali a prima, cioè i capelli rimangono sempre biondi, gli occhi sempre verdi, l'intelligenza sempre estrema (donne contattatemi via email se volete conoscermi), ma se per caso il vostro codice genetico o la riproduzione del vostro codice genetico dovessero impazzire, come sarebbero i vostri occhi domani? E i capelli? Sareste ancora riconoscibili? Ora chiudete gli occhi: immaginate una truffa. Una grande truffa da milioni e milioni di dollari. Immaginate la pianificazione, la stanza arredata, i complici, il tavolino con la mappa del casinò. Immaginate anche gli odori. Fa freddo o caldo? La finestra è aperta? Arrivano rumori dall'esterno? Immaginate il piano. L'avete provato? E' perfetto. Non potete fallire. Riuscite a immaginare? Immaginate il casinò. Le persone. Il caldo. Il caveau. L'avete aperto? Avete i soldi tra le mani. Li contate. Li odorate. Mentre li guardate immaginate una vita milionaria alle Hawaii. Un'immaginazione nell'immaginazione. Immaginate? Ecco. Ora immaginate che dovete scappare...

Polkan

Nessun commento:

Posta un commento