In effetti dinanzi a te avresti molte alternative, intendo: a) continuare a parlare per un tempo pressochè indeterminato fino a che dalla mia bocca non escano almeno settanta parole di fila o quasi, di cui almeno cinquanta utilizzate per esprimere tutta la mia ammirazione filologica nei confronti del tuo discorso perfetto (e posso giurarti che se parli ancora trenta secondi ci riesci) e le restanti venti, o quelle che sono, utilizzate per ripetere in venti parole quello che tu hai detto in ventimilacinquecentonovantotto pagine scritte in piccolo al fine di confermare che - si! - il tuo è davvero un gran discorso e, ci mancherebbe, hai ragione; b) variare il tuo discorso di n volte fino a che non riscontri la mia approvazione che, a meno di clamorosi eventi, della stessa probabilità delle vincite al superenalotto o che tu ti scopi anche solo in sogno Jessica Alba, non arriverà (a meno che non continui a parlare ancora trenta secondi, qualsiasi cosa tu stia dicendo), poco importa se inizialmente speravi di convincermi che davvero il gatto delle nevi esiste anche qui in Italia, o semplicemente che esiste e che è un gatto, e che hai finito per giurarmi su tua nonna che domani sera in tv ci sarà il Grande Fratello; c) pagarmi per dire in giro ma soprattutto per dire a te "hai perfettamente ragione", in questo caso va bene e per i soldi possiamo accordarci tranquillamente al momento, non ci sono problemi; d) smettere di parlare. Clamoroso ma vero, questo ti farà ricevere la mia approvazione.
Polkan
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