venerdì 24 giugno 2011

Il mio estratto conto, freestyle.

Ho deciso che avrei dovuto scrivere un post senza avere la minima idea di cosa sarei andato a scrivere, per provare la mia capacità di scrivere, scrivere senza idee, senza parole, senza spazi, scriverecosì o                           così, anche se, confesso, di idee da scrivere ne ho avute tante, soprattutto nelle ultime docce che ho fatto, forse anche perchè ultimamente ho fatto più docce del solito oppure perchè le ho fatte finalmente senza appuntamenti, limiti di tempo, record da infrangere, forse perchè non avevo nulla da fare, forse per altro, perchè avevo da fare qualcosa ma molto dopo, o giorni dopo, o no, forse adesso so organizzarmi meglio oppure nel mio non sapermi organizzare, dopo aver sbagliato, sbagliato, sbagliato, mi sono organizzato male a tal punto da essere in tempo e organizzato bene. Ho appena scoperto che, se si vuole scrivere un post senza nessuna idea, non si deve mai mettere un punto. Un punto fa riflettere, ecco tutto, e non credo ci sia bisogno che vi dica che riflettere produce idee, però ve l'ho detto ugualmente perchè finchè non si paga abundare melius est quam deficere, anche se in questo momento per scrivere sto pagando di più di corrente, nonchè di pile della tastiera e poi la tastiera. La sto consumando, no? Mica è un oggetto eterno. Prima o poi andrà cambiata, come ogni tastiera, mouse, scarpa, penna, frigorifero, tavolo e qualsiasi altro oggetto esistente sulla faccia della Terra, fatta eccezione per alcuni che non mi vengono in mente ma esisteranno, di sicuro, perchè qui tutto scorre, lo diceva un tale, non ricordo chi ma forse Eraclito, migliaia di anni fa, anche se lui diceva panta rei e vi capisco bene se anche voi avete grossi dubbi che panta rei signifchi proprio tutto scorre e in generale che tutte le cose che dicevano/scrivevano gli uomini migliaia o centinaia di anni fa in altre lingue significhino proprio quello che noi diciamo che significano nella nostra lingua e non siano, ad esempio, significati inventati da qualche genio lungimirante che adesso ci fa credere che i Latini, i Greci e così via dicessero tutti cose intelligenti, oh, non ce ne è uno che dica cazzate, quando magari tra loro erano gare di rutti e peti a chi finiva l'aria nell'intestino per ultimo, ma comunque, tornando a noi, qualsiasi cosa significhi panta rei, qui tutto scorre, la tastiera si consuma e senza ch'io me ne accorga (in genere, perchè ora invece me ne sto accorgendo) stanno andando via dalle mie tasche infinitesime frazioni di € ad ogni tasto che premo e questo spalanca una finestra sul fatto che qualsiasi cosa noi facciamo, e non c'è bisogno che vi elenchi alcun esempio visto che ho detto qualsiasi, abbia un costo concreto in denaro, sebbene talvolta infinitesimo come quello di premere i tasti di una tastiera, ma che può essere anche un costo immediatamente visibile o quasi, come ad esempio correre. Correre è gratis, eppure provoca un dispendio di energie e una maggior produzione di sudore, che comporta subito: bere, mangiare e lavarsi, con spesa 'invisibile' di acqua, cibo, altra acqua, sapone, shampoo, consumo di asciugamani e accappatoio, eventuale elettricità per luce, scaldabagno, phon e quant'altro, consumo di stracci per asciugare a terra (non so a voi, ma a me è sempre necessario) e altri eventuali oggetti utilizzati; e poi comporta subito dopo il lavaggio dei vestiti, con consumo degli stessi, consumo della lavatrice e consumo di elettricità. Questo è un piccolo esempio, ma ampliando un pò il concetto ad ogni altra attività che compiamo, possiamo dire che ciascuno di noi è la somma di infinite spese, al punto che potremmo conoscere l'intera vita di una persona se avessimo a disposizione ogni sua transazione econonomica, ovviamente solo se potessimo rapportarle alle transazioni economiche di altre persone di cui conosciamo già interamente la vita, tipo noi e... basta. Ok, questa era ovvia.
Vi volevo lasciare con questo quesito: è nato prima il pensiero o il linguaggio?


Polkan

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