mercoledì 15 giugno 2011

6 politico.

Parliamone, va. S'è vinto un referendum. Mio fratello dice che referendum è una parola latina il cui plurale debba essere referenda. Non lo so, me lo sono sempre chiesto anch'io e mi sono sempre risposto che non mi frega nulla del plurale italiano delle parole straniere e pare che, come a me, non gliene freghi niente a nessuno, altrimenti non si spiegherebbe perchè non c'è uno, neanche mio fratello, che dica computers come plurale di computer o mice come plurale di mouse o fora come plurale di forum e così via. "Di Pietro è uno che fa politica e deve saper parlare italiano", dice. Tant'è, invece, che è uno che non sa fare politica, non sa parlare italiano e figuriamoci il latino. O l'inglese. Che poi non sappia fare politica è l'unica obiezione che mi si può rivolgere. Poco fa a Ballarò diceva: "La gente pensano...". Uno che non riesce adeguatamente a coniugare i verbi all'indicativo, può mai immaginare quale possa essere il plurale di referendum? Che per me, comunque, è referendum.
"Li abbiamo stravinti!", dicono. Non so come facciano a non considerare il fatto che quanti hanno realmente votato 'No' si sono astenuti, puntando al non raggiungimento del quorum piuttosto che alla vittoria del 'No'. Il 'Si' avrebbe vinto lo stesso, ma pare che di questa piccola variabile numerica me ne sia accorto solo io. Piuttosto io direi: "Ci siamo salvati!", che è il vero leitmotiv di tutta la campagna referendaria. Ci siamo salvati e questo è quanto. Salvati da coloro che a mani tese volevano agguantare la nostra libertà ancor più di quanto non l'abbiano già fatto nell'ultimo decennio ed oltre. Salvati da coloro che governano il nostro Paese nella più assoluta illegalità e dai loro elettori, che sembrano non accorgersene. La cosa mi mette i brividi. Formigoni a voce alta, un giorno prima dell'inizio delle votazioni, ordinava - o ci tentava: "Non andate a votare". Non esiste presa per il culo più grande che un parlamentare che - approvata una legge - inviti i cittadini a nome dei quali aveva introdotto questa legge a non esprimere la propria opinione, nè che questa fosse contraria, nè che fosse favorevole a tale legge. Perchè la privatizzazione dell'acqua e l'introduzione del nucleare e del legittimo impedimento sono invenzioni loro. Sue. Saranno anche stati eletti dai cittadini, ma nessuno di loro in quel momento aveva provato a dire Privatizzeremo l'acqua! Ci abbofferemo le case di energia nucleare! Non faremo partecipare a Berlusconi ad alcun processo!. Col cazzo che sarebbero stati eletti. E allora si pone in tutta tranquillità una domanda: ragazzi, elettori e non elettori di questi tizi, siete d'accordo su ciò che hanno deciso? Vi va che la gestione dell'acqua sia data in mano ai privati o preferite che sia pubblica? Vi va, in futuro, farvi una lampada ad energia nucleare o preferite che sia eolica, idrica o il cazzo che vi pare? Vi frega qualcosa che il Presidente del Consiglio non partecipi alle proprie udienze o vi va bene che se ne stia a casa? Domande lecite e tranquille. Chiunque avrebbe potuto rispondere Certo, sono d'accordissimo con l'operato del Parlamento che io (o non) ho eletto e per me può fare questo ed altro. Indire un referendum è dare voce diretta a tutti coloro che i politici in Parlamento ce li mandano perchè, decidendo questo o quello, facciano il loro bene. Non andate a votare significa Vediamo un pò se riesco a fotterli, questi. E non ci è riuscito, alla fine, sebbene ci abbia sperato, lui ed altri di cui non serve neppure che faccio i nomi, fino agli ultimissimi istanti. E allora diciamo tutti ancora questo grandissimo orgasmico SI alla nostra simbolica scarcerazione. SI a mandarli (so che sapete di chi parlo) finalmente a fanculo. SI alla faccia di quanti come loro desidererebbero fotterci tutti. SI alla libertà che Noi tutti che gli abbiamo votato in faccia questi 'Si' ci siamo presi a mani tese e a cazzi ritti nelle loro fauci. E che lì restino. Quanto a chi ha votato 'No': 6 politico.

Edit: Per Castelli andare a votare 'No' era un imbroglio, mentre la cosa giusta da fare, nel caso in cui si volesse votare 'No', era astenersi dal voto. E cioè: non promuovere e far vincere il 'No', ma impedire che il 'Si' vincesse. Annullare i 'Si'. Questo non è un imbroglio... no, no.
Polkan

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