sabato 23 ottobre 2010

Rendersene conto.

L'armata nera, ormai padrona dell'intera Asia, era partita con due stragi in Europa settentrionale e in Ucraina, su commissione del loro lunatico capo, Commodo, che da ore terrorizzava l'intero globo con la minaccia di nuovi agguati e attentati in Sud America e in Africa. Quando l'attacco in Europa settentrionale era fallito, il fido braccio destro di Commodo - Figlio - aveva proclamato lo stato d'allarme in tutto l'impero asiatico e aveva ordinato a Gracco di scomodare l'aviazione sul fronte occidentale, per colpire Parigi, il centro organizzativo dell'armata rossa in Europa. Gracco, che da anni conosceva l'organizzazione dell'armata rossa, avendo in passato intrattenuto rapporti militari con Juba, il capitano scelto da Massimo, re dell'armata rossa, per l'azione europea - mentre Massimo invece si occupava della difesa del Sud Africa e del contrattacco alle linee nemiche appena fuori l'Afghanistan e in India - sapeva di non potersi fidare e organizzò subito un piano segreto.

Attacco con tre carrarmatini i tuoi due in Europa centrale.

Sei uno scorretto, erano tre un attimo fa!

Uno dev'essere saltato in aria grazie agli aerei di Prossimo, un attimo fa. Ricordi?

No.

Allora quelli di Figlio. Avanti! Non essere codardo e lancia i dadi.

3 e 6, già ne hai perso uno.

2, 5 e 7, mi dispiace.

Ma che cazz--

Sposto cinque carrarmatini in Europa centrale e attacco in Europa occidentale.

Non esiste il 7.

Si che esiste.

No.

E allora come mai hai perso tutti i carrarmatini?

Il successo della spedizione in Europa alimentò le ambizioni di vittoria di Commodo e accese l'euforia dell'intera opinione pubblica, ma non convinse più di tanto Figlio, che aveva ordinato a Gracco tutt'altra strategia e che ora si trovava nell'antipatica situazione di colui a cui andavano tutti i meriti per un'operazione esemplare a cui però non aveva affatto partecipato. Nella notte, complice l'inimicizia tra i due, Figlio uccise Gracco, incolpando le armate rosse e in particolare Juba, loro capo, innescando una reazione a catena di proporzioni inimmaginabili. Poche ore dopo Massimo, tornato in Europa, dichiarò guerra all'Europa centrale con i suoi venti carrarmatini ben nascosti e al riparo in Europa occidentale e l'armata nera, sorpresa da questa azione, aspettandosi Massimo ancora a lungo come condottiere della campagna in Africa e Asia, subì due forti sconfitte, lì e poco più a Nord, riuscendosi però a difendere strenuamente in Europa settentrionale e rimanendo con un solo carrarmatino nero. Con le ultime forze rimaste, il carrarmatino nero, solitario padrone dell'Europa settentrionale, si riprese e riuscì ad organizzare un esercito, potendo contare sulle sistematiche aggiunte di carrarmatini provenienti dal possesso dell'Asia. Il generale comandante capitano Ultimo allora prese in mano il carrarmatino ed esclamò:

Wuagliù basta, dovete dormì. State giocando a Risiko da ieri pomeriggio.

Ja papà, abbiamo quasi finito.

Ma che 'quasi finito'?! Fammi vedè.

Lo sapevo che arrivava mio padre a rompere il cazzo.

Fottiti e vai in camera tua. Voi andate a puttane nelle vostre case.

Ok.

Ok.

Ok. Uffa. Ok.

Ma porca puttana, servivano anche i rumori di sottofondo e i vestiti? Luca, secondo me tu sei frocio.

Polkan

Nessun commento:

Posta un commento