mercoledì 11 maggio 2011

Fidanzarsi non rende abbastanza.

Capisco il non rendersene abbastanza conto o il non rendersene proprio conto, ma quando si è in presenza di casi estremi sarebbe bene cercare di limitarne al massimo l'esposizione al grande pubblico. Mi limito a descrivere i fatti perchè - vedrete - si commentano da soli.
Ho fatto gli auguri a Prosty Pink. Chi è Prosty Pink? E' il nome di fantasia che se stessa si diede per non essere chiamata Vittoria in questo post, solo che destino volle che, non molto tempo addietro, cambiasse questo nome, fortemente ma volutamente ambiguo, in Porpy Pink. E fin qui rientriamo nel campo della libertà individuale. Le ho fatto gli auguri, dicevo, essendo oggi il suo compleanno e - in un momento di spiccata vena umoristica - le ho scritto: Per me eri, sei e rimarrai sempre Prosty. Auguri Prosty Pink!. E infatti - infatti relativo alla mia spiccata vena umoristica - lei ha capito e ha riso, in una maniera approssimativamente stimabile in: ahahahah.. eh grazie!, come a dire "ho capito che la cosa richiede una risata: eccotela e già che ci sono grazie per gli auguri". In tutta l'intera sua bacheca faccialibrica ha risposto agli auguri di sole due persone, e cioè: io e una sua zia. Su almeno un centinaio di auguri sparsi qua e là. Quindi la battuta le doveva essere risultata simpatica. Finchè non interviene uno, che per motivi di privacy chiameremo Genny Flebo Desaparecido - e no: se cliccate sul suo nome non andrete alla sua pagina di facebook! Non provate, mi raccomando! - il quale commenta con un'espressione algebrica, che esprime graficamente con una successione di punti interrogativi: ???. E beh? Vedo i punti interrogativi ma non riesco a vedere la domanda, gli dico. Fratè ma che problema tien?, mi risponde con una molto inflazionata espressione neo-latina. Si perchè effettivamente, tra i due, quello dimostra di avere un problema sono io, gli propongo come personale chiave di lettura. Mi aggiunge agli amici di facebook, cosa che riceve chiaramente il mio "bloccalo subito" come contromossa, ma, per quanto la convenzione sociale richiederebbe che l'argomento si auto-esaurisca in questo click di mouse, non me la sento di chiudere qui la questione e le scrivo in chat.

D
ai voglio sapere!, le dico.
Cosa?, risponde fingendosi ignara di tutto o in un esile tentativo di mostrarsi indifferente.
Voglio sapere in qualità di cosa è apparecido il desaparecido e qual'è il problema?, le chiedo sorridente.
In qualità di mio fidanzato, chiosa con decisione.
Si, me lo auguravo. Ma qual'è in effetti il problema?, insisto con gran flemma.
Ti auguravi cosa?, chiede Porpy Pink interdetta.
Che fosse il tuo ragazzo, le preciso, e non uno a caso, ma vabbè era evidente--
E quindi?, mi blocca.
Si, chiedevo, appunto, ma ci riprovo: qual'è il problema?, le dico iniziando a capire verso dove mi porterà la conversazione. Chiedo del tutto pacificamente, aggiungo.
Che significa: Per me eri, sei e rimarrai sempre Prosty!?!?, chiede allora infervoratasi tutta d'un tratto.
Ahahah ma quindi tu sei lui?! Cioè sto parlando in diretta con Genny il desaparecido?, le chiedo a metà tra il dubbioso e il divertito.
Mattia ma che stai dicendo?, apporta subito come argomentazione inconfutabile alla sua non-tesi.
Bene ti spiego: com'è che mi chiedi cosa significa? Una battuta come un'altra che hai capito tranquillamente, giacchè hai riso. Ora, il fatto che tu mi chieda che significa indica o che non stai bene, o che la tua memoria va da quando hai cambiato nome su facebook ad oggi, oppure che non sei Prosty, ma Genny, le appunto con la dovuta precisione.
Una battuta che ha dato fastidio al mio ragazzo, ora sto litigando con lui e, credimi, il mio ragazzo non è così stupido da connettersi dal mio contatto per parlare con te. Ha detto che ti ha mandato una richiesta, se hai dei problemi parlane con lui, perchè io sto bene e la cosa non m'interessa e credimi che sto davvero bene e non potrei stare meglio, risponde lei con molta molta più precisone del dovuto.
Al che ridendo le scrivo: Ma figurati se la cosa mi tange: ti ho chiesto solo per ridere un pò e a quanto pare ce l'ho fatta. In ogni caso, io cosa ci devo fare? Meglio se consideri l'ipotesi di dare la colpa al tuo ragazzo, le dico a metà tra l'esaustivo e il coinciso. Detto ciò: sei eliminata, e la elimino.

Come diceva, se avessi avuto - io - dei problemi ne avrei potuto/dovuto parlare con il ragazzo perchè - suvvia, figuriamoci! - a lei tutto ciò interessa poco o nulla, "perchè io sto bene e la cosa non m'interessa e credimi che sto davvero bene e non potrei stare meglio", che non è assolutamente una cosa che ha scritto solo per copiarla al fidanzato accontentarlo e chiudere il discorso, no no, è proprio quello che pensava, cosa resa evidentissima dal fatto che fosse del tutto inerente col discorso precedente, e che, nonostante fosse già del tutto interente, io le avevo espressamente chiesto un'opinione in merito. Opinione tra l'altro ulteriormente confermata da lei mandandomi un messaggio privato. Ricordo ai più (patologicamente) smemorati che la conversazione si chiudeva con "sei eliminata" e con la conseguente applicazione pratica di ciò.

Ma non me ne frega proprio sinceramente! cià bell!
, mi scrive.
Non era mica un dispetto, just: troppo idiota per stare tra i miei amici. Senza rancore,
le scrivo mantenendo comunque un'adeguata pacatezza derivante dal reale, effettivo poco mio interesse al riguardo.
Accirt!! ahuhuhaauhahuahua il ciuccio chiama 'recchie lunghe' il cavallo!!! ahuahuahuhauhuahuahauhauua!!! mah?!?!?!?,
mi scrive mantenendo la mia stessa flemma.
Non mi pare che non te ne freghi proprio, dal momento che stai continuando a scrivere, le scrivo, pensando fosse necessario chiarirle una volta per tutte il mio punto di vista.

In ultima analisi, dopo aver riportato rigorosamente i fatti così come avvenuti, aggiungo, perchè l'opinione di ciascuno possa riflettere incondizionatamente il proprio pensiero: A Porpy Pì, ma vafancul!

Polkan

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