sabato 9 aprile 2011

Baby cool.

Ascoltavo Giorgia parlare e d'un tratto si blocca, in piedi davanti agli scaffali con i libri di scuola, e rimane lì fissa alcuni secondi guardando un foglio, poi sorride e dice quando ero così scema da fare il regalo a tutti i miei parenti, al che le rispondo potevi farlo anche a me, già che c'eri e lei ero piccola, ancora non ti conoscevo - considerate che ora che è grande ha tredici anni - ed allora chiudo con peccato! e invece di chiudere lì il discorso e mettermi a pensare ad altre cose più immediate, come per esempio che ora fosse, riascolto tra me e me la conversazione che ho appena fatto e, da un lato, penso che dovrò scrivere quello che sto pensando sul blog, e lo penso proprio così, come lo sto scrivendo, e dall'altro penso oh, che dolci i bambini, così teneri che non gl'importa nulla di possedere e pur di rendere felici gli altri sarebbero pronti a spendere qualsiasi cifra - e già qui non avevo tenuto conto che sarebbero pronti a far spendere qualsiasi cifra ai genitori -, ma poi mi viene tipo un'illuminazione, che in un film americano sarebbe me appoggiato alla scrivania che ripenso a questa cosa e intanto mi viene un'espressione incuriosita e dubbiosa allo stesso tempo in volto, poi vedo due o tre immagini dissiociate tra loro e finalmente capisco e allora il mio viso diventa al limite tra l'eureca! e il d'oh!, ma invece non essendo in un film ero semplicemente io appoggiato alla scrivania, con non ho idea di quale espressione facciale, e mentre un attimo prima pensavo quella cosa che ho scritto prima, e cioè che i bambini sono teneri e dolci e generosi e che amano eccetera, un attimo dopo pensavo che non è così, ma che in realtà quando un bambino è troppo piccolo da avere interessi materiali, personali ed egoistici, non è che non ne ha in assoluto ed è solo generoso ed è un angelo e se morisse ora andrebbe in paradiso, perchè altrimenti non si spiegherebbe come nell'arco di tre anni diventi un qualunquissimo stronzo che pensa solo a guadagnare quanta più fetta di carne possibile dalla ciotola, e poi quanta più ciotola possibile dalla stanza, e poi quanta più stanza possibile dalla casa e poi quanta più casa possibile e dopodichè troverà sempre qualcos'altro da guadagnare il più possibile rispetto agli altri. Quando un bambino è molto, molto piccolo, tanto da non farsi problemi a programmare e acquistare un regalo per ogni suo parente, 1) non se ne fa perchè non ne ha (leggasi: soldi dei genitori); 2) lo fa volentieri perchè la cosa lo diverte, è un gioco che soddisfa quello che è l'interesse unico di ogni bambino così piccolo da non capire quanto valgono i soldi e la figa, lo Scopo Ultimo e Primo della sua esistenza di bambino così piccolo, e cioè il divertimento, infatti ogni bambino che si rispetti pensa a guadagnare quanto più divertimento possibile rispetto a tutti gli altri bambini, fino a che non possa dire Io sono il bambino che si diverte di più! e quindi anche Io sono il bambino più divertente! e quindi Bambine di ogni luogo venite a me che vi farò assaggiare il sapore del potere, che a occhio e croce sarebbe avere tutti i Batman del cesto e tu che li volevi al mio posto soccombi perchè io sarò anche un ciccione ma se tu tocchi Batman ti uccido. Che tornando al fatto dei regali, significa che quella bambina dolcissima che faceva i regali a tutti i suoi parenti si stava divertendo e di tutti i suoi parenti se ne fregava altamente, infatti ora non glieli fa più e non li fa nemmeno più a sua madre, ma li chiede da tutti, che è diventato il nuovo divertimento ovviamente. E quindi non era scema per niente, anzi.

Polkan

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