lunedì 21 febbraio 2011

Tutto svolto con regolare contratto.

Kura è fuori dal progetto economico - nulla di nuovo -, la novità è che ne sono fuori anch'io, cioè, è il progetto economico che mi ha escluso o forse è proprio la parola economico che non è compatibile con me oppure sono io che sono repellente a tutto ciò che riguardi anche da lontano il guadagno, anche se, devo dire, anche la non-perdita mi gira spesso alla larga, mentre sono in ottimi rapporti con i debiti. Ogni tipo di debiti. L'ultima che mi è capitata è stata una lezione [io do (direbbe uno che da lezioni: conferisco) lezioni ad un bambino di undici anni, che per convenzione chiameremo Vincenzo, esattamente come si chiama, il quale per fare tre pagine di storia, due esercizi di matematica, due pagine di scienze e un commento su un film che ha visto a scuola ci mette quattro ore, due pianti ed enne lamenti sulla sua vita, su quanto questa sia brutta, perchè ad esempio non ha amici, non ha mai avuto amici - dice e gli credo - e i pochi amici che ha - cioè quelli che per forza di cose si ritrova a chiamare amici, pur di non ritrovarsi ufficialmente senza amici - lo deridono, lo scavalcano (credo solo figuratamente, nel senso che non lo ascoltano, prendono decisioni senza tener conto della sua opinione e - cosa di gran lunga più divertente - le loro decisioni riguardano spesso cose a cui lui non partecipa) e in ogni caso sono degli amici nettamente di seconda classe perchè, cito: "Pensano solo alle figurine e ai calciatori! A undici anni! Io gliel'ho detto che sono vergognosi, ma loro niente!" e poi continua con cose tipo che lui non riesce mai a parlare con nessuno, seppure è vero che questi amici almeno sono un pò più intelligenti degli altri, che, cito: "non sanno fare neanche 2+2", cioè gente con cui lui non gradirebbe trascorrere la sua vita, anche perchè - e credo che questo abbia influito molto sul suo giudizio finale - sarebbero quelli che passano la loro giornata scolastica a prenderlo per il culo costantemente e senza alcuna pietà, tant'è che Vincenzo torna a casa sempre distrutto e in lacrime perchè qualsiasi cosa faccia ottiene solo prese in giro e perchè - questo proprio non riesce a capirlo - non gli permettono di giocare a pallavolo, nel senso che farà talmente cagare a giocare, come ogni secchione che abbia mai frequentato una lezione di educazione fisica, che quando una palla è in procinto di arrivare verso di lui, almeno in due si avventano al suo posto e uno lo sposta, mentre l'altro prende la palla e il più delle volte sbaglia ugualmente, e Vincenzo ne soffre perchè, cito ancora: "Io potevo farlo quel punto! Volevo farlo!". Ho provato a spiegargli che se non riesce a trovare nessuno che condivida i suoi interessi probabilmente è perchè i suoi interessi riguardano i dinosauri e la ricerca di risposte a domande esistenziali complesse come Se iniziamo a scavare qui, in questo punto, e andiamo avanti per chilometri, raggiungiamo l'altra parte della Terra?. Ho provato anche a dirgli che qualsiasi sia il suo problema e qualsiasi sia la causa del suo problema, non lo risolverà facendomi stare tre ore a casa sua ad ascoltare i suoi lamenti e che - molto molto probabilmente - sarebbe molto più felice se finisse i suoi compiti in un'ora e mezza e dedicasse l'ora e mezza risparmiata a guardare i cartoni, giocare ai pokemon o farsi le seghe (undici anni mi sembra una buona età e comunque è così stressato che è quasi un dovere, a questo punto, iniziare)]. L'ultima, dicevo, è stata questa lezione. Con la nonna (non esprimo commenti, come per la madre, ma comunque c'è sempre un motivo per cui i bambini crescono in un certo modo) avevamo trovato un accordo mensile. Perchè? Perchè se avessimo contato ad ore, per ovvi motivo ben illustrati, ci avrei guadagnato una valanga di soldi - e io sono repellente ai guadagni facili e giusti - e dunque abbiamo chiuso per 250€ mensili, indipendentemente dalle ore di lezione e dai giorni. Ora, le crisi esistenziali del enfant prodige della malattia mentale hanno causato la perdita di una (dico: una) lezione, non recuperata. La nonna ritiene questa sia una perdita economica notevole e vorrebbe chiudere per 20€ a lezione, ma contando solo le lezioni effettivamente svolte. E insomma ho perso 10€ a prescindere, più 20€ ogni lezione non svolta a causa del nano, più tutti i soldi che potrebbero darmi per altre lezioni che non farò a causa del fatto che dovrò fare questa. Domani la chiamo. O forse dopodomani. O mi da 300€ o il bambino se lo sorbirà lei. Poi vorrò vedere se non me ne vorrà dare 400€ di sua spontanea volontà.

Polkan

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